| Dopo l’occasione  che un amico di famiglia mi aveva dato a Ravello -  certo un avvio più naturale -, un ampliamento  per un piccolo albergo, dei miei inizi, in provincia, tra Padova e Rovigo, in  uno studio affollato di committenti  alla  vigilia della Legge Ponte, ricordo la sorpresa di ritrovarmi immerso nei  progetti, quasi alla cieca, forte solo della voglia di fare. L’architettura mediterranea, ma quella  filtrata dalle riviste, più la forza plastica di Rudolph, moltiplicavano le  “fioriere” rimandando il problema – la casa col tetto.   |