Il programma, non  realizzato, prevedeva lo spostamento della sala consiliare, ospitata nel  teatrino ottocentesco del Palazzo comunale, nell’edificio scolastico affiancato  alla Porta. Circoscritto in altezza il volume della nuova sala, quello  dell’atrio viene abbassato in modo da accentuare l’architettura della Porta. Nel  Palazzo comunale, dove il progetto può limitarsi a precisare l’autonomia  dell’impianto originario, il lotto adiacente, già incorporato come uffici, doveva  contenere la scena del teatro e l’ingresso (programma avviato e poi  interrotto). La trasformazione è denunciata sulla strada dalla nuova facciata,  mentre la sezione viene divisa tra l’atrio al piano terra, la scena al primo  piano e  il tassello retrostante connesso  agli uffici, tutti affacciati sul vuoto interno, dall’interrato al tetto,  aperto da uno shed e attraversato dalla scala - che svela da vicino allo  spettatore il congegno del teatro.  |